Le 7 abitudini italiane sul caffè che forse non conosci
che forse non conosci
1. Il caffè come simbolo di ospitalità. Il primo e più semplice gesto di ospitalità quando si accoglie qualcuno a casa o in ufficio è quello di offrire un caffè.
2. Non esiste un'ora giusta per il caffè. È sempre ora del caffè: di mattina presto, a metà mattina, dopo pranzo, di pomeriggio, di sera. Unica eccezione: poco prima dei pasti principali, pranzo e cena.
3. Nella ceramica o nel vetro, non nella carta. Il caffè si beve in tazzine di ceramica o, in alcuni casi, di vetro. Usiamo i bicchierini di carta solo se non ci sono alternative.
4. No il latte nel caffè dopo i pasti. L'abitudine di bere il cappuccino o il caffè macchiato dopo i pasti non è italiana. Il caffè dopo i pasti si beve amaro, zuccherato o corretto.
5. Il caffè non si beve camminando per strada. Il caffè si prende al bancone del bar, in piedi. Dopotutto, gli italiani bevono il caffè in uno o due sorsi.
6. Andiamo a berci un caffè uno di questi giorni? Due persone che vogliono incontrarsi per parlare o per conoscersi molto spesso si invitano per “andare a prendere un caffè”. L'incontro può essere più o meno lungo, dipende da quanto è piacevole.
7. Il caffè prima di tutto. Se una persona dice di avere bisogno di un caffè, nessuno protesta. E' come una medicina: se l'altra persona ha bisogno di un caffè, ci fermiamo e aspettiamo.