1 Tabella
La geografia, quando si colloca nella prospettiva di analizzare un fenomeno, specie se è di natura sociale o economica, ha bisogno di indagarlo sotto l'aspetto quantitativo per avvalorare le sue interpretazioni. Infatti “fa parlare i dati, dai quali desume l'intensità del fenomeno e la sua distribuzione. Per farlo utilizza degli indicatori, ossia delle voci rappresentate da dati e statistiche, raccolti ed elaborati da altre discipline come, per esempio, la matematica e la statistica.
Gli indicatori che più frequentemente ricorrono nell'analisi dei fenomeni d'interesse geografico possono essere raggruppati in:
- indicatori economici (Pil, Pil pro capite, Pil pro capite/PPA, occupazione, spesa in R&S ecc.);
- indicatori sociali (fecondità, mortalità infantile, analfabetismo, numero di posti in ospedale, utenti Internet, numero di telefoni fissi e cellulari ecc.);
- indicatori ambientali (emissioni di CO2, consumi idrici ecc.);
- indicatori di sintesi (Isu, povertà multidimensionale ecc.).
I mezzi più idonei per rappresentare quantitativamente un fenomeno e confrontare la sua intensità in luoghi diversi sono i grafici, che si possono costruire solo partendo da dati statistici.
Questi, infatti, prima di essere elaborati e trasformati in grafici sono raccolti in tabelle che riportano “i numeri del fenomeno, ma spesso anche la sua evoluzione temporale o la sua distribuzione in una regione (tabella1).
I grafici, che sono rappresentazioni di dati, hanno il pregio di trasformare in immagine dei dati numerici e, quindi, di renderli più facilmente interpretabili.
Internet non è solo un mezzo di comunicazione, di cui vengono rilevati gli utenti; è anche un fenomeno sociale e un mezzo per sottrarre dall'isolamento piccole comunità. Nella foto, l'Internet-cafè di Kafountine, un piccolo villaggio di pescatori in Senegal.